Mattarella, il presidente fotocopia

Competenza, Passione e un cuore che batte a Destra.

Mattarella, il presidente fotocopia

Nulla cambia affinché nulla cambi. Perfetta la sintesi di Giorgia Meloni sulla rielezione al Quirinale di Sergio II Mattarella. In nome della Santa Stabilità, ossia dell’immobile equilibrio di chi tiene le redini della sfortunata nazione italiana, il mite giurista palermitano transitato indenne dalla Prima alla Seconda Repubblica, trascorrerà altri sette anni sul Colle. Esultano i poteri di fatto – tutti rigorosamente stranieri e non elettivi – che hanno lavorato per lasciare tutto com’è. Esultano gli stessi (il PD) che un mese fa presentavano una proposta di legge costituzionale per vietare un secondo mandato presidenziale. Esultano tutti i ceti e gruppi di servizio di una nazione bloccata.

Incredibilmente, esulta anche buona parte del centrodestra, sprezzante del ridicolo e dell’incomprensione della propria gente. La consegna iniziale era evitare la rielezione di Mattarella e smuovere le acque, sconfiggere l’antica, assurda esclusione dell’area politica più numerosa del paese dalle cariche che contano. Sappiamo come è finita. L’Italia è bloccata e lo stesso giorno dell’incoronazione di Sergio II registriamo l’avvento di Giuliano Amato a presidente della Corte Costituzionale, l’uomo che mise le mani nelle tasche degli italiani con la manovra “lacrime e sangue” del 1992 e il prelievo forzoso sui conti correnti. Resta saldo Draghi e si forma un triumvirato – Sergio, Mario, Giuliano – che non fa ben sperare per il futuro di una nazione i cui problemi restano tutti irrisolti, aggravati dall’inerzia. Altra polvere sotto il tappeto, con in più la debolezza di un sistema politico mai tanto impotente. 

La coalizione di centrodestra è ferita, forse mortalmente, tuttavia la Destra ha una grande opportunità: rappresentare con forza e senza i lacci e i lacciuoli delle convenienze politiche, i milioni di italiani che non ce la fanno più, oltre Draghi, Amato e Mattarella, plenipotenziari di un potere che si perpetua da decenni. Tutto cambi, finalmente, affinché qualcosa cambi. Se non ora, quando?